Lievi colline, grandi vallate verdi e campi coltivati con cura. È la valle formata dal torrente Parma, che risale dall’alta pianura a sud della città fino all’Appennino.
Langhirano
Incastonato nell’aria fresca e nei vitigni dei dolci declivi che caratterizzano il paesaggio, sorge il paese di Langhirano, piccolo centro nelle pendici collinari dell’Appennino parmense. Storica capitale del Prosciutto di Parma – qui si trova il Museo dedicato a questo sublime salume e si svolge, ogni anno nei primi due weekend di settembre, l’omonimo Festival –, la cittadina pedemontana è interamente permeata dalla cultura e dall’atmosfera che caratterizza la produzione di questa eccellenza della tradizione gastronomica italiana. Il cuore dell’abitato, che sorge in prossimità del torrente Parma, è circondato dai caratteristici fabbricati in cui le cosce di maiale vengono lavorate e poi stagionate. I salumifici – i primi furono costruiti all’inizio del Novecento – sono disposti perpendicolarmente rispetto al torrente per poter sfruttare meglio, attraverso le tipiche finestrature alte e strette, l’aria necessaria alla stagionatura dei prosciutti. Oggi, questa tipologia architettonica rimane il segno di un’importante tradizione artigianale, ma non è più funzionale al processo produttivo, perché quest’ultimo è cambiato negli anni Venti del Novecento, con l’introduzione delle celle frigorifere, e poi, negli anni Cinquanta, con la possibilità di controllare l’aria così da garantire la produzione del re dei salumi nell’arco di tutto l’anno.
Il Palazzo del Municipio, di antiche origini castellane (il primo nucleo dell’edificio venne fatto edificare nel XIII secolo per il capitano del vescovo Grazia), ma risalente, nell’attuale struttura, ai primi anni del Seicento, s’impone al centro dell’abitato per la sua solenne architettura esterna, tipica della “villa” di epoca farnesiana, a pianta quadrata con basamento a scarpa, quattro torrioni angolari e due ordini sovrapposti di triplici arcate a tutto sesto sostenute da colonne in arenaria, nella facciata e sul retro. In facciata, una bella epigrafe scolpita ricorda Faustino Tanara, il valente patriota e colonnello garibaldino langhiranese, mentre il vicino Centro Culturale ospita il Museo del Risorgimento, a lui intitolato, che conserva cimeli, documenti e lettere, tra cui la ricca corrispondenza epistolare che Tanara tenne con i principali protagonisti del movimento risorgimentale italiano, Garibaldi e Mazzini, di notevole interesse storico-documentale.
Badia Cavana
Un’altra suggestiva architettura conventuale si trova a San Michele Cavana, a pochi chilometri da Langhirano, ma sull’altra sponda del torrente: Badia Cavana, un tempo chiesa di San Basilide. Fondata su una verde altura, intorno al 1111, da San Bernardo degli Uberti, vescovo di Parma dal 1109 al 1133, fu un’importante abbazia, appartenuta alla congregazione dei Vallombrosani fino al XV secolo. Quanto rimane del monastero è oggi una piccola e semplice chiesa d’impianto romanico, dedicata a San Michele. Restaurata nel 1842, conserva della struttura originaria il nartece, caratterizzato da notevoli capitelli in pietra arenaria con simboli degli evangelisti e intrecci vegetali, e il chiostro, che ha mantenuto la planimetria del XII secolo. Secondo la tradizione, nella cripta custodirebbe le spoglie di San Basilide.
Da visitare
Intorno a Langhirano
Poco prima del paese di Langhirano, provenendo da Parma, si erge solitaria e imponente, come sospesa in un’atmosfera “senza tempo”, l’elegante mole del castello di Torrechiara “rocha altiera et felice”, dal cuore splendidamente affrescato. Fatto costruire fra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi come inespugnabile fortilizio militare a dominio della Val Parma, ma anche come nido d’amore per lui e Bianca Pellegrini (moglie di un nobile di Arluno, conosciuta alla corte di Milano) il castello è uno dei più importanti manieri medievali italiani, tra i più estesi e meglio conservati.
Una passeggiata nella contemplazione e nella bellezza di ieri e di oggi
Il Sentiero d’Arte è una passeggiata nella contemplazione e bellezza, lungo il canale San Michele e i vigneti dell’antica Torcularia.
L’itinerario muove dall’abbazia rinascimentale con la chiesa di Santa Maria della Neve e collega Torrechiara a Langhirano in un percorso naturalistico in cui luci e atmosfere del paesaggio sono interpretate attraverso le opere di artisti contemporanei.
Un viaggio di conoscenza del territorio nella relazione di paesaggio, storia e arte, fino alla scoperta delle eccellenze vinicole e di quelle gastronomiche di Langhirano, “capitale del prosciutto”.
Il percorso si snoda in un paesaggio di pregio, costeggiando il Canale di San Michele e attraversando boschetti, campi coltivati e vigneti. La sua percorribilità è stata resa possibile grazie alla disponibilità dei proprietari frontisti.
Scopri il percorso, le tappe e le opere d’Arte
Lievi colline, grandi vallate verdi e campi coltivati con cura. È la valle formata dal torrente Parma, che risale dall’alta pianura a sud della città fino all’Appennino, e che accoglie il paese di Langhirano, l’architettura conventurale di San Michele Cavana, il castello e la badia di Torrechiara.