Galileo Chini

Galileo Andrea Maria Chini (1873-1956), pioniere del Liberty italiano, è pittore, decoratore, grafico e ceramista. Dal 1895 al 1897 frequenta in modo discontinuo la Scuola Libera di Nudo all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Non ottiene nessun diploma, ma si considera sempre e comunque un autodidatta totale. Nel 1896 a Firenze fonda lo stabilimento “Arte della Ceramica”. Per i suoi lavori riceve premi alle esposizioni internazionali di Bruxelles, San Pietroburgo e Saint Louis. Nel 1904, per contrasti con la direzione, lascia “Arte della Ceramica”. Nel 1906, col cugino Chino, fonda nel Mugello la “Fornaci di San Lorenzo”: realizzano ceramiche e vetrate ma anche arredamenti d’interni, progettazione di mobili in legno decorati da piastrelle, ceramiche e vetri. Ha la cattedra del Corso di Decorazione alla Regia Accademia di Belle Arti di Roma e inizia le prime collaborazioni come scenografo teatrale. Negli anni Venti a Salsomaggiore Terme completa la decorazione delle Terme Berzieri e nel Grand Hotel des Thèrmes cura l’allestimento del salone moresco, della sala delle cariatidi e della taverna rossa. A Salsomaggiore decora anche ambienti della villa Fonio (poi Bacciocchi), dell’Hotel Porro, dell’Hotel Valentini e di un locale notturno a Poggio Diana. Con l’arte della ceramica abbellisce facciate in palazzi e ville italiane, arricchisce l’arredamento interno di vasellame e rivestimenti ricercati. Dipinge nature morte, bellissimi paesaggi della Versilia e ritratti. Come illustratore, realizza manifesti per eventi culturali, manifestazioni e rappresentazioni teatrali, crea scenografie e costumi. Il drammaturgo Sem Benelli lo invita a realizzare scenografie per i suoi drammi: Chini è l’unico scenografo di tutte le prime dei testi dell’amico: sodalizio artistico unico nel teatro italiano del Novecento. Galileo Chini ci invita a visitare Salsomaggiore Terme e a conoscere il sale termale estratto dai suoi pozzi, storicamente fondamentale per la produzione dei salumi e dei formaggi parmensi.