“La prima vetta della felicità fu quando nell’agosto del ‘45 ci fermammo a Parola: ci fermammo perché avevamo visto sulla via Emilia, davanti alla trattoria di Romanini, un banchetto colmo di enormi pagnotte bianchissime, e burro e Prosciutto a volontà. Ho ancora negli occhi il bianco splendore di quel pane. Eravamo affamati, sì, ma posso garantire che un pane, un burro, un Prosciutto così squisiti non li avevo né li avrei mangiati mai più”.
Mario Soldati (1906-1999), in “Corriere della Sera”, 31 dicembre 1987.